Cra... Gra...cchio!

Più piccolo e snello della Cornacchia, il Gracchio Alpino (Pyrrhocorax Graculus) è inconfondibile per avere il piumaggio uniformemente nero con becco giallo e zampe rosso arancio (nerastre nel giovane). La silhouette in volo è caratterizzata da ali lunghe, ampie e arrotondate e dalla coda piuttosto lunga e arrotondata all'apice. La lunghezza è di circa 37 cm; l'apertura alare di 80 cm e il peso è intorno ai 260 g. Vive in Europa, Asia, ed Africa del nord; in Italia nidifica sulle Alpi, e sull'Appennino, in habitat costituiti in cui sia la possibilità di trovare costoni rocciosi, ma anche cave. Sedentario, in estate è osservabile quasi esclusivamente al di sopra del limite superiore delle foreste; nidifica su pareti rocciose e si alimenta sulle praterie alpine e lungo i bordi dei nevai. In inverno, in caso di abbondanti precipitazioni nevose scende sino al fondovalle frequentando prati, frutteti e centri abitati (osservabile occasionalmente anche all'interno di Aosta). Le stazioni turistiche site a quote elevate offrono alla specie una sicura fonte di alimento durante tutto il corso dell'anno, consentendone lo svernamento anche sino a 2500-3000 m di altitudine.

Emette grida acute e fischi. L'affine Gracchio Corallino è distinguibile per il richiamo rauco e nasale, trascrivibile come "kiorr". Onnivoro; è prevalentemente insettivoro in estate e frugivoro in autunno e inverno (frutti di mirtilli e uva orsina in montagna, mele non raccolte a fondovalle). Sfrutta regolarmente i rifiuti alimentari abbandonati dall'uomo. Nidifica in profondi anfratti di pareti rocciose. In un voluminoso nido di rametti e erbe secche la femmina depone 3-5 uova che cova per 18-21 giorni. I giovani restano al nido in media 35 giorni e in seguito seguono a lungo gli adulti mendicando insistentemente l'imbeccata. Nidifica in primavera inoltrata. Il Gracchio alpino è decisamente gregario e lo si può osservare riunito in stormi composti da numerose decine di individui (sino ad oltre un migliaio in inverno!). Compie regolari transumanze giornaliere fra i dormitori o i nidi su roccia e i sottostanti luoghi di alimentazione.

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Posted by Unknown | alle martedì, novembre 10, 2009

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